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AIUTIAMO IL PICCOLO ENEA

7 Dic, 2021

Enea ha solo 6 mesi, e ha bisogno di una cura per poter vincere contro la malattia.

La cura per Enea non può essere comprata, si tratta di una donazione di cellule staminali ematopoietiche che solo il suo gemello genetico può offrirgli.

Come Enea sono tanti i pazienti in attesa del dono, per questo Admo Lombardia da 31 anni sensibilizza alla donazione di cellule staminali ematopoietiche presenti nel midollo osseo (che non è il midollo spinale!).

L’11 ed il 12 dicembre presso il Centro Civico di Vighizzolo sarà possibile effettuare il colloquio di idoneità e il prelievo di una provetta di sangue per iscriversi al Registro dei potenziali donatori.

PRENOTA SUBITO IL TUO APPUNTAMENTO SU www.admolombardia.org

L’iniziativa è stata fortemente voluta e patrocinata dal Comune di Cantù, grazie alla grande sensibilità dell’Assessore Isabella Girgi (Istruzione, Servizi Sociali e Cultura), che ha prontamente risposto all’appello dei genitori di Enea, cittadini di Cantù.

Si ringrazia inoltre Croce Rossa Cantù e Avis Provinciale Como per la preziosa collaborazione.

Requisiti per l’iscrizione:

18 – 35 anni

Almeno 50kg di peso

Buona salute

Cosa succede se il tuo gemello genetico ha bisogno di te?

Verrai chiamato dal centro donatori per verificare che il tuo stato di salute sia impeccabile attraverso un check up completo. Solo dopo verrà fissata la data della donazione.

Come si dona:

Vi sono due modalità, sarà il medico ad indicarvi quella indicata in base alla malattia del paziente.

Nell’80% dei casi la donazione viene richiesta tramite aferesi (la procedura è la stessa della donazione di plasma e piastrine), il prelievo di sangue dura dalle 2 alle 4 ore.

Nei giorni precedenti si assume il fattore di crescita.

Nel 20% dei casi la donazione viene richiesta tramite prelievo da creste iliache del bacino (bacino! non spina dorsale, sicuramente lo sapete ma molti ignoranti si confondono ancora).

Si pratica in anestesia totale ed è previsto solo un giorno di ricovero.

Questo tipo di prelievo i pazienti lo effettuano tutti i mesi, in anestesia locale, per verificare l’avanzamento della malattia (bambini compresi), i medici lo praticano di routine (e conoscono la differenza tra midollo osseo e midollo spinale).

 

 

 

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