Ha dato ritmo e sostanza nel primo quarto contro l’UCC Assigeco Piacenza, mettendo a segno ben 11 punti, di cui tre triple, nel successo dell’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù sul parquet del PalaBanca. È l’ala/centro del ’91 Filippo Baldi Rossi,che sta sempre più entrando nel cuore dei tifosi canturini con una serie di prestazioni tutte grinta, classe e sacrificio, oltre a una mano caldissima dall’arco, come dimostrano le sette bombe nelle ultime due uscite.
«Sicuramente quella di Piacenza è stata la nostra migliore prova finora a livello difensivo, di squadra e di comunicazione, tre fattori che ci venivano chiesti da coach Meo Sacchetti – spiega Baldi Rossi -. Abbiamo approcciato molto bene l’incontro in difesa, il che ci ha dato grande energia per mettere a segno degli ottimi canestri in transizione. L’aggressività che abbiamo messo nella fase difensiva non ha dato respiro alla squadra di casa. Piacenza si è così trovata costretta a forzare dei tiri difficili e a sprecare tante energie, mentre noi abbiamo giocato con scioltezza in attacco, riuscendo a coinvolgere tutti».
Una gara, quella di Piacenza, chiusa da Cantù in meno di 20 minuti. «A livello personale sono contento per come sono riuscito a dare il via al nostro allungo nel primo quarto con delle ottime percentuali al tiro – sottolinea -. Detto ciò, voglio fare un applauso ai miei compagni, perché siamo stati bravissimi a eseguire alla lettera quello che ci aveva chiesto Meo. Tutti hanno dato ritmo e intensità al match. Sì, nel primo quarto è toccato a me, ma ognuno di noi ha fatto il suo».
Domenica 13 novembre alle 12 arriva la Moncada Energy Fortitudo Agrigento. Quali sono i rischi di questa sfida? «Ci aspetta una partita difficile, perché loro verranno da noi per fare una grande prestazione – puntualizza -. Dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi e rimanere concentrati. Stiamo correggendo gli errori e affinando il gioco. In questo senso si iniziano a vedere i risultati del lavoro che svolgiamo in settimana. Dovremo cercare di improntare la gara come abbiamo fatto a Piacenza, ovvero essere consapevoli che se partiamo forte in difesa, poi arrivano di conseguenza anche i canestri in attacco».
Quanto conta il calore dei tifosi? «Sono micidiali e devastanti sugli spalti, l’hanno dimostrato anche a Piacenza – conclude -. A Desio o in trasferta non ci hanno mai fatto sentire la differenza tra giocare in casa o fuori. Dal minuto uno alla sirena del 40’ sappiamo che loro ci sono sempre».