hall of fame
PRESIDENTE 1958- 1960, 1969- 1995
Aldo Allievi
PRESIDENTE 1958- 1960, 1969- 1995 12/10/1927 Cantu’ (Co) L’uomo simbolo della Pallacanestro Cantu’ perche’ e’ stato il Presidente per 28 anni vincendo tutto cio’ che era possibile. Dopo un primo periodo a fianco della famiglia Casella, dal 1969 e’ diventato il proprietario unico della societa’ fino al 1995. Inizio’ scommettendo di potercela fare a sostenere il destino di una societa’ di basket e venne ripagato dai risultati. Grazie all’illuminante idea di Stankovic poi portata avanti da Taurisano, Aldo Allievi fu il padre e il primo sostenitore del college canturino, la famosa ‘foresteria’ dove sono cresciuti numerosi campioni. Nel 1983 il sogno divenne realta’ quando in Serie A si presento’ con una squadra composta da due giocatori americani e otto italiani cresciuti nel proprio settore giovanile.
PRESIDENTE 2020-
Roberto Allievi
Sempre al fianco del padre nella gestione del club. Una figura di estrema importanza per intrattenere i rapporti con le società e le istituzioni. Roberto e’ un uomo stimato nell’ambiente cestistico nazionale tanto da essere stato anche Presidente della Legabasket. Fondamentale a livello decisionale quando si e’ trattato di prendere le scelte importanti e magari impopolari. Non si e’ mai lasciato tradire dalle emozioni e come tutta la sua famiglia ha avuto grandi soddisfazioni, non solo dai successi ottenuti sul campo, ma soprattutto dai risultati raggiunti nella vita dai giovani cresciuti nella Pallacanestro Cantu’. Nell’estate del 2020 diventa il dodicesimo presidente di Pallacanestro Cantù, guidando in prima persona un ambizioso piano di sviluppo pluriennale che ha, al centro del progetto, la realizzazione del nuovo Palasport”
VICE ALLENATORE 1991- 1996, DIRETTORE SPORTIVO 1998, CONSIGLIERE 2021-
Bruno Arrigoni
Tre i suoi periodi alla Pallacanestro Cantù: il primo in qualità di vice allenatore iniziato in concomitanza con lo sponsor Clear e durato sei anni, il secondo dal 1998 al 2013 come direttore sportivo, e il terzo molto più recente con l’ingresso nel CdA avvenuto nel 2021. Da vice allenatore ha vinto la Korac del 1991. Come Direttore Sportivo, invece, è diventato uno dei più profondi conoscitori del mercato straniero e, da quando si sono aperte le frontiere, ha messo a segno diversi colpi di mercato ingaggiando giocatori sconosciuti poi rivelatasi grandi talenti. È stato l’architetto della formazione che, con Andrea Trinchieri in panchina (altra sua scoperta), si è affermata ai massimi livelli in Italia e in Europa. Da Direttore Sportivo ha inoltre vinto in due occasioni la Supercoppa italiana ed è stato eletto per due volte miglior dirigente della Serie A.
CENTRO 1995-1997
Thurl Bailey
Un giocatore da solo non puo’ certo fare la differenza, pero’ Thurl Bailey si e’ avvicinato molto a questo concetto. E’ stato il faro della Polti capace di risalire dalla A2 alla A1 ottenendo il fantastico record delle 13 vittorie consecutive in campionato. La sua classe era veramente ‘illegale’ per il campionato di A2. In Italia regno’ giocando da centro pur avendo alle spalle una carriera NBA da ala forte. Le sue cifre furono strabilianti 1.379 punti e 652 rimbalzi in sole due stagioni e 69 partite. Possedeva qualsiasi movimento in prossimita’ del canestro: dal gancio, al tiro in transizione o frontale. Persona di gran classe anche fuori dal campo con la sua educazione e il suo fare gentile.
CENTRO 1977- 1979, 1981- 1985, 1993- 1994
Fausto Bargna
Uno dei tanti esempi prodotti dal vivaio canturino capaci di fare non solo la fortuna della Pallacanestro Cantu’, ma anche di altre squadre come Milano, Roma e Torino. Bargna ha esordito in Serie A con Taurisano e ha poi continuato con una serie di grandi allenatori. Una carriera passata a fare il cambio dei lunghi titolari, sempre con grande professionalita’ e dedizione. Buon tiro dalla media distanza e ottimo senso della posizione. Con la maglia canturina ha disputato 199 partite di campionato vincendo due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Coppe delle Coppe.
ALA 1978-1983
RENZO BARIVIERA
‘Barabba’ giunse a Cantu’ da Bologna per indossare la maglia della Gabetti. Gia’ ai tempi, 29enne, faceva parte del gruppo della Nazionale. Giocatore carismatico che in campo non mollava mai. Un’ala solida sotto canestro ma in grado di dare una mano anche agli esterni. Grandissimi istinto per il rimbalzo d’attacco. E’stato il collante decisivo per i successi dell’era Bianchini. Con Cantu’ ha vinto uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Coppe delle Coppe. Dopo le vittorie con Cantu’ e’ stato ingaggiato da Milano.
ALA 1961-1967
Alfredo Barlucchi
Barlucchi e’ stato un elemento fondamentale nelle annate della Fonte Levissima di Tracuzzi e Corsolini. Era l’uomo in piu’ della formazione canturina, capace di rendersi utile in ogni parte del campo pur mantenendo la sua vocazione offensiva. Insieme a Sarti formava una coppia temibile per tutte le difese avversarie.
GUARDIA 1954-1960
Gualtiero Bernardis
Uno dei tanti tiratori cresciuti a Trieste che si spostarono poi in Lombardia per trovare fortuna. ‘Botta’ Bernardis, a differenza di altri approdati a Milano, si accaso’ a Cantu’ durante la storica annata del primo straniero, quel 1954 quando ad allenare, e a giocare, c’era Strong. Bernardis era una guardia dal fisico possente, non particolarmente atletico, ma dotato di gran velocita’ ed energia. Emblematico il suo abbigliamento nelle partite giocate sotto la pioggia quando indossava un basco per non spettinare la capigliatura. Chiusa la carriera da giocatore, passo’ ad allenare nel settore giovanile canturino conquistando anche allori nazionali.
ALLENATORE 1979-1982
Valerio Bianchini
L’allenatore filosofo chiamato a prendere il posto di un mostro sacro come Taurisano. Bianchini in tre stagioni ha rinnovato la mentalita’ canturina proseguendo con i successi in ambito nazionale e internazionale. Tecnico che sapeva dare ai propri giocatori gli stimoli giusti per allenarsi con professionalita’ e avere sempre una mentalita’ vincente. Persona di grande cultura, e’ stato uno dei grandi scopritori del mondo cestistico americano. A Cantu’ e’ rimasto per tre stagioni nelle quali ha diretto 109 gare di campionato. In tre anni ha messo in bacheca uno Scudetto, una Coppa dei Campioni e due Coppe delle Coppe.
ALA 1980-1995
Giuseppe Bosa
Si presento’ in Serie A con i meravigliosi bottini che sapeva far registrare nelle finali nazionali Juniores dove era protagonista assoluto. L’esordio in prima squadra a 16 anni, come consuetudine per i giovani talenti del vivaio canturino dell’epoca. Quando inizio’ a giocare con continuita’ in Serie A i fari della squadra erano Marzorati e Riva, oltre ai due americani, cosi’ si specializzo’ anche nella fase difensiva in cui, con il passare degli anni, divento’ uno dei migliori a livello italiano. Il suo passo di incrocio per puntare l’avversario era lungo ed inarrestabile. Nonostante una tecnica poco comune con le braccia alte sopra la testa, il suo tiro dalla media distanza era molto efficace. E’ stato capitano dal 1991 al 1995. Ha vinto uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e una Coppa Korac. In Nazionale ha giocato 123 partite segnando 805 punti.
CENTRO 1980-1981
Tom Boswell
Il lungo che cambio’ la stagione alla Squibb di Bianchini capace di vincere lo Scudetto del 1981. Arrivo’ dalla NBA a stagione in corso per sostituire Terry Stoots, il primo americano tagliato nella storia del campionato italiano. Boswell possedeva un carattere particolare. Incontrollabile, sregolato, ruvido in campo, ma allo stesso tempo capace di esaltarsi quando di fronte aveva avversari di grande valore. Boswell fu il giocatore che cambio’ le sorti di quella stagione che vide anche la conquista della Coppa delle Coppe oltre che del tricolore. La sua esperienza canturina duro’ pero’ solamente per quei pochi mesi per la difficolta’ nel gestire un personaggio del genere.
CENTRO 1989-1991
Roosevelt Bouie
Arrivato a Cantu’ 31enne dopo le grandi stagioni a Pesaro, Bouie e’ rimasto per due anni portando tutta la propria esperienza a un Gruppo abbastanza consolidato. La sua mano educata e il suo contributo a rimbalzo erano cio’ che Recalcati e Frates gli chiedevano. Parla perfettamente italiano e nel suo periodo canturino amava andare a pesca nei laghetti della Brianza. Ha vinto la Coppa Korac del 1991.
CENTRO 1982- 1985
Jim Brewer
Jim ‘Pantera’, a detta di molti, e’ stato uno dei piu’ grandi giocatori americani mai arrivati a Cantu’. Proveniente dai professionisti dove aveva vinto tutto con i Los Angeles Lakers, Brewer venne scelto da Giancarlo Primo il quale amava questi giocatori dal grande carattere. Grandissimo difensore e rimbalzista, Brewer ha portato a Cantu’ tutta la sua immensa esperienza nel gestire lo spogliatoio. In tre stagioni con la maglia di Cantu’ ha giocato 97 partite di campionato segnando 903 punti. E’ stato fondamentale nella sua prima annata quando al suo fianco aveva il giovane Bryant. Ha vinto una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale.
Società Sportiva
Briantea 84
Nata nel 1984 a Cantù nel segno del basket in carrozzina, grazie alla passione di Alfredo Marson che dal 1985 a oggi ne è il presidente. La società si è poi sviluppata negli anni, attivando progressivamente altri settori sportivi e incrementando in maniera esponenziale il numero dei suoi atleti. Ricchissimo il suo palmares cestistico composto da 8 Scudetti, 7 Coppe Italia, 5 Supercoppa Italiana, 3 Coppe Vergauwen e 1 Brinkmann Cup.
CENTRO 1939-1946, 1948-1951
Alfredo Broggi
Il primo canturino a giocare in Serie A, con la maglia di Varese pero’. A Cantu’, ai suoi tempi, e’ sempre stato il piu’ alto della squadra e nel ’46 ci fu il suo storico passaggio a Varese dopo che anche Milano si era interessata a lui. In mezzo all’area tutti i palloni erano suoi. Catturava i rimbalzi e tirava ogni qualvolta gli arrivasse un pallone. Era solito a bottini personali importanti. Negli anni ’70 e ’80 ha poi svolto il ruolo di addetto agli arbitri, organizzando puntigliosamente l’ospitalita’ per i fischietti internazionali che dirigevano Cantu’ nelle coppe europee.
GUARDIA 1936-1951
Mario Broggi
Insieme ad Angiolino Polli, Broggi e’ uno dei due fondatori della Pallacanestro Cantu’. Mentre Polli era un organizzatore, Broggi aveva invece anche la passione per la pratica fisica e fu tra i giocatori della squadra per quindici anni. Fu uno di quei giovani dell’epoca che, attorno a un libro, appresero le regole della palla al cesto. Fu l’anima delle formazioni dei primi anni e un vero esempio per i piu’ giovani come il fratello Alfredo che si affacciavano alla pallacanestro.
PLAYMAKER 1989-1990, 1991-1992, 1994-2000
Eros Buratti
Uno dei piu’ grandi talenti sbocciati a Cantu’ negli anni ’80, purtroppo mai supportato da molta fortuna. Gli infortuni lo hanno privato di una carriera ben piu’ luminosa di quello che e’ gia’ stata. Una visione di gioco da ‘americano’ unita alla capacita’ di fare canestro in qualsiasi situazione. Ha giocato da playmaker per poi riciclarsi da guardia a fianco di Rossini. Buratti ha indossato la maglia canturina in tre periodi lasciando il segno nell’ultimo quando il club ripartiva dalla A2. E’ stato uno dei grandi protagonisti del ritorno nella massima serie e nel suo ruolo si e’ affermato come uno dei migliori italiani arrivando a sfiorare la chiamata in Nazionale. Prima del grave infortunio proveniva da due stagioni in A1 da protagonista ad oltre 10 punti e 30 minuti di media. Un totale di 1789 punti in 185 presenze.
CENTRO 1966-1969
Bob Burges
Arrivo’ dal Real Madrid nell’estate del 1966, la stessa nella quale comincio’ a lavorare a Cantu’ lo jugoslavo Stankovic, dando cosi’ inizio alla grande corsa verso il primo Scudetto. Segno’ il ritorno di un americano a Cantu’, sette anni dopo Vlastelica. Un vero campione che porto’ a Cantu’ tutta la sua professionalita’ e contribui’ a far crescere i giovani talenti del College. In campo si mise in mostra per il suo talento offensivo, ma anche e soprattutto per la sua sostanza difensiva. Nessun avversario avrebbe mai voluto incontrare un giocatore duro come lui in campo. Insieme a De Simone e Merlati formo’ il famoso ‘Muro di Cantu” composto da tre giocatori al di sopra dei due metri di altezza e vinse il tricolore del 1968.
GUARDIA 1950-1963
Adelino Cappelletti
‘Lino’ Cappelletti ha iniziato a giocare in prima squadra quando ancora a Cantu’ non erano approdati gli sponsor veri e propri e in campo vi erano i primi pionieri canturini. E’ stato il primo giocatore della citta’ di grande talento. Dalla serie C quella squadra arrivo’ in breve tempo in Serie A trascinata proprio da Cappelletti che, nel frattempo, era anche riuscito a conquistare la Nazionale. Proprio in maglia azzurra ‘Lino’ stabili’ il record di segnature in una sola partita nel 1956 fissato a 45 punti personali in una gara contro la Svezia. Il record duro’ per ben 31 anni quando a batterlo fu un altro canturino di nome Antonello Riva. Cappelletti era una guardia alla quale piaceva penetrare ed era incontenibile per gli avversari grazie alla sua esplosivita’ fisica.
GUARDIA 1980-1982, 1984-1986, 1987-1989
Umberto Cappelletti
Uno dei tanti prodotti del settore giovanile canturino. Sesto uomo che prese il posto dello storico Cattini e fu capace di mettersi in mostra sia come cambio del playmaker che della guardia, ovvero alle spalle di Marzorati e Riva. Uomo di fiducia nell’era Recalcati. Era dotato di un ottimo tiro ai tre punti, ma i suoi compiti erano piu’ di altro genere. Ha vinto uno Scudetto, una Coppa dei Campioni e 4 Coppe delle Coppe.
ALLENATORE GIOVANILI/VICE ALLENATORE
Gino Casamassima
Chi e’ passato dal settore giovanile della Pallacanestro Cantu’ tra gli anni ’70 e ’80 non puo’ non averlo avuto come allenatore. Un piccolo sergente di ferro che sapeva farsi apprezzare dai propri giocatori. Estimatore della difesa aggressiva e del contropiede, il marchio di fabbrica di Cantu’. Ha fatto crescere numerosi giocatori che poi hanno avuto fortuna in Serie A. Ha vinto 5 Scudetti giovanili. Dal 1979 al 1987 e’ stato anche assistente della Serie A vincendo uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e una Coppa delle Coppe.
PRESIDENTE 1960-1967
Ettore Casella
Nel 1956, con la sponsorizzazione Oransoda, ci fu l’ingresso nella societa’ da parte della famiglia Casella con il Commendator Ettore e il figlio Erminio. Ettore Casella e la S.A.G.A, la sua azienda, entrarono a far parte del Consiglio Direttivo nel quale venne inserito anche Aldo Allievi, uomo di fiducia di Casella. Due annidi tardi, nel 1958, Casella divento’ proprietario della Pallacanestro Cantu’, ma non assunse la carica di Presidente in quanto la sua azienda sponsorizzava anche la Virtus Bologna. Quell’anno mise sulle maglie canturine il marchio Fonte Levissima e solamente nel 1960 divenne Presidente dopo aver lasciato Bologna. I suoi anni alla Pallacanestro Cantu’ furono contraddistinti da una gestione aziendale della societa’ sportiva, evento assolutamente innovativo per l’epoca. Dopo la sua scomparsa nel 1967, la carica di Presidente venne ereditata dal figlio Erminio fino al ’69, quando poi la societa’ venne ceduta ad Aldo Allievi.
GUARDIA 1972-1977, 1979-1984
Giorgio Cattini
Uno dei tanti giovani scoperti dalla Pallacanestro Cantu’ in giro per l’Italia e portati in Brianza a crescere nel college. Guardia, ma anche playmaker che fu capace di rivelarsi il sesto uomo nell’era di Bianchini quando dalla panchina si alzava per prendere il posto di Marzorati o Riva. Protagonista di alcuni canestri molto importanti che regalarono vittorie celebri ai canturini. Due periodi di cinque anni intervallati da un paio di stagioni in giro a fare esperienza. Sapeva usare molto bene il proprio fisico contro gli avversari e gestiva il pallone con autorita’. Ha vinto due Scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, due Coppe delle Coppe e tre Coppe Korac.
ALLENATORE 1941-1949
Luigi Cicoria
Il primo allenatore della storia della Pallacanestro Cantu’. Fino al 1941 non vi era stato infatti un vero allenatore ma ci si era sempre arrangiati. Cicoria, proveniente dal Borletti Milano d’Italia, era alla sua prima esperienza da allenatore ma la seppe affrontare con grande professionalita’ e soprattutto spirito di sacrificio. All’epoca infatti non erano facili i trasferimenti fra Cantu’ e Milano, sia a causa degli scarsi mezzi di trasporto a disposizione, che per via del secondo conflitto mondiale. La sua esperienza maturata al Borletti gli permise di insegnare ai canturini cose che prima di allora non si erano mai viste in citta’. Da Milano porto’ con se’ alcuni giocatori di qualita’ e alleno fino al 1949. Quella fu la sua unica esperienza in panchina, e’ diventato poi un affermato arbitro internazionale, cosi’ come il figlio.
VICE PRESIDENTE 1999-2007 PRESIDENTE 2007-2011
Alessandro Corrado
Quando nel 1999 il padre Francesco ha acquistato la societa’ dalla famiglia Polti, Alessandro e’ diventato il Vice Presidente. La sua e’ subito emersa come una figura importante per il club per la sua capacita’ di collegare l’area tecnica con quella dirigenziale e di gestire in maniera ottimale il rapporto con i tifosi. Nel 2007, quando Francesco Corrado e’ stato eletto Presidente di Lega, Alessandro e’ diventato il Presidente della Pallacanestro Cantu’ e ha mantenuto questo ruolo anche nei primi anni della proprieta’ Cremascoli raggiungendo una finale Scudetto e una finale di Coppa Italia.
PRESIDENTE 1999-2007
Francesco Corrado
E’ diventato proprietario e presidente della Pallacanestro Cantu’ nel 1999 quando ha acquistato la societa’ da Franco Polti. La sua passione per il basket risale pero’ agli anni ’60 quando gia’ seguiva da vicino le vicende della squadra. Dopo le prime due difficili annate, alle prese con una classifica deficitaria, ha vissuto stagioni entusiasmanti in cui la formazione bianco-blu ha saputo sfiorare la finale Scudetto e ha vinto una Supercoppa Italiana. Ha continuato quella gestione familiare tipica della Pallacanestro Cantu’ e madre dei suoi successi e ha sempre allestito formazioni competitive per il massimo campionato.
ALLENATORE/ DIR. SPORTIVO
Gianni Corsolini
Allenatore, direttore sportivo, ma anche consigliere e uomo saggio che è sempre stato a fianco della società, prima con Allievi e poi con Polti. Arrivò a Cantù giovanissimo nel 1958 per allenare anche se il suo obiettivo era quello della carriera professionale in azienda. Portò in biancoblù Tracuzzi e Stankovic, poi si dedicò alla carriera al di fuori del basket. Ritornò a Cantù nel 1986 per prendere il posto di Morbelli come direttore sportivo. La sua originalità in panchina, l’occhio lungo per scoprire giovani talenti come Recalcati, Masocco e tanti altri, l’abilità nel portare a Cantù giocatori come De Simone e Burgess, furono le sue caratteristiche principali. Uomo apprezzato fuori dal campo per la sua cultura e la sua saggezza. Per diversi anni è stato a capo dell’associazione nazionale degli allenatori. Grazie a una sua intuizione, inoltre, nacque la storica rivista “Cantù Basket”, l’house organ di Pallacanestro Cantù. Nel febbraio del 2021 ci lascia all’età di 87 anni, una perdita pesantissima per tutto il panorama cestistico nazionale.
PRESIDENTE 2011-2015
Anna Cremascoli
Nel settembre del 2011 Anna Cremascoli e’ diventata la prima presidentessa non solo della storia della Pallacanestro Cantu’, ma in assoluto di un club di Serie A. La sua famiglia aveva acquisito la societa’ nell’estate del 2008 con l’obiettivo di riportare la Pallacanestro Cantu’ ai massimi livelli in Italia e in Europa, obiettivo pienamente centrato se si considera che sotto la sua gestione il club bianco-blu ha vinto una Supercoppa Italiana, ha partecipato in due occasioni all’Eurolega e ha raggiunto una finale Scudetto e due finali di Coppa Italia. Con lei come presidente la Pallacanestro Cantu’ ha sempre raggiunto i playoff sia con Andrea Trinchieri come coach sia poi successivamente con Pino Sacripanti. Nel novembre del 2015 l’ingegner Cremascoli ha ceduto la maggioranza delle quote della societ’ e l’incarico di Presidente al russo Dmitry Gerasimenko. Personaggio di spicco e molto ascoltato in Lega, Anna Cremascoli ha anche rivestito il ruolo di Vice Presidente Federale dal 2013 al 2015.
GUARDIA 1965-1969
Carlos D’Aquila
Quattro stagioni in maglia canturina tutte con l’Oransoda come sponsor a cominciare dal 1965 quando gli argentini brianzoli erano addirittura tre. Lui e De Simone pero’ giocavano da oriundi. D’Aquila giocava sia da guardia sia da playmaker. Oltre alle buone doti realizzative, Carlos e’ sempre stato un osso duro per gli avversari. E’ stato il sesto uomo dello storico gruppo capace di conquistare a sorpresa lo scudetto del 1968.
ALA- CENTRO 1967-1979
Fabrizio Della Fiori
Una delle tante scoperte di Gianni Corsolini che lo convinse a trasferirsi a Cantu’ per giocare a basket quando era ancora giovanissimo. Grazie al clima che si respirava al college e a tutti gli altri giovani cresciuti insieme a lui, ‘Ciccio’ ha fatto parte dello storico gruppo della Forst di Taurisano capace di vincere qualsiasi cosa. Della Fiori e’ stato uno di quei lunghi in possesso di un’ottima mano anche lontano dal canestro. Nel corso degli anni ha affinato la propria tecnica imparando da maestri come Burgess e Lienhard. Spesso anche oltre i trenta punti a partita negli anni della maturita’, Della Fiori era un osso duro e spigoloso per gli avversari anche in fase difensiva. Storica la sua partita in Nazionale alle Olimpiadi di Montreal quando fece un 10/10 sul campo contro gli USA. Con la maglia di Cantu’ ha vinto due Scudetti, una Coppa Intercontinentale, tre Coppe delle Coppe e 3 Coppe Korac.
ALA FORTE 1964-1971
Alberto De Simone
Portato in Italia da Gianni Corsolini nel 1964 quando vi era la possibilita’ di tesserare gli oriundi, ‘Cana’ De Simone decise poi di rimanere con moglie e figli nel nostro paese. Fu uno dei pilastri della squadra che pian piano riusci’ a crescere fino ad arrivare allo Scudetto del 1968. Giocatore di grande cuore e carisma ha assunto ben presto un ruolo importante all’interno dello spogliatoio. Pur non saltando tantissimo riusciva a catturare un gran numero di rimbalzi grazie a un innato senso della posizione.
Tifoseria
Eagles 1990
La parte piu’ calda della tifoseria di Cantu’ che ha reso il Pianella un vero e proprio ‘sesto uomo’ in campo. Al fianco della squadra in ogni trasferta, sia italiana sia europea, gli Eagles hanno dimostrato sempre un encomiabile attaccamento ai colori bianco- blu. Negli anni gli ultras di Cantù si sono distinti anche per una serie di iniziative di beneficienza oltre che per l’organizzazione della loro festa estiva. Nell’ anno 2020 hanno compiuto i 30 anni dalla loro fondazione.
GUARDIA 1968-1975
Antonio Farina
Guardia capace di vivere nell’ombra dei piu’ celebrati Marzorati e Recalcati ma allo stesso tempo capace di mettersi in mostra quando i primi due non si esprimevano al meglio. Spesso fu decisivo durante gli incontri della squadra di Taurisano. Tra le specialita’ della casa un buon tiro da fuori e l’abilita’ nel penetrare. Giocatore che anche difensivamente sapeva farsi valere. Con la maglia di Cantu’ ha vinto uno Scudetto e tre Coppe Korac.
ALLENATORE 1991-1993, 1998-1999, DIRETTORE TECNICO 2021-
Fabrizio Frates
A soli 31 anni ha ereditato da Recalcati la gloriosa panchina della Pallacanestro Cantù e ha saputo esordire come meglio non si poteva, vincendo la Coppa Korac del 1991, ultimo trofeo europeo conquistato dalla Pallacanestro Cantù. Dal 1990 al 1993 Cantù ha giocato tre stagioni memorabili grazie alla sua guida e a un gruppo che aveva saputo trovare una propria identità dopo il ritiro di una bandiera come Marzorati. In seguito, torna a Cantù in altre due occasioni: nel 1998 durante l’ultimo anno della gestione Polti e nel 2021 in una nuova esperienza professionale, ricoprendo il ruolo di Direttore Tecnico.
PLAYMAKER 1958- 1969
Antonio Frigerio
‘Tonino’, canturino, e’ stato il primo capitano dello storico scudetto del 1968. Playmaker di grande qualita’, capace di dare tutto sul campo andando sempre e pescare energie nascoste. Grazie alla sua dedizione al lavoro divento’ ben presto uno dei pupilli di Borislav Stankovic. Sul campo era in grado di ricoprire qualsiasi ruolo in quanto sin da giovane era stato abituato a giocare in tutte le posizioni. Grazie al suo talento e alle sue qualita’ venne convocato piu’ volte in Nazionale.
PLAYMAKER 1982- 1987
Corrado Fumagalli
Playmaker di grande talento cresciuto nel settore giovanile canturino con il quale ha raccolto numerosi successi. Un vero fenomeno nonostante la statura limitata (178 cm). E’ stato il cambio di Marzorati, un folletto capace di mettere in campo tutta la sua velocita’ e il dinamismo che mandavano in tilt gli avversati piu’ lenti. Per lui 149 presenze totali in bianco- blu. Ha vinto una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale.
CENTRO 1985-1988, 2000-2006
Dan Gay
Doppia parentesi canturina per il centro. La prima nel miglior periodo della sua carriera, a 24 anni quando in tre stagioni divento’ il miglior rimbalzista del campionato italiano con 13,1 rimbalzi di media e 17,4 punti. Un vero signore dell’area colorata, prendeva rimbalzi che diventavano due punti sicuri e aveva un tiro frontale quasi infallibile. Poi un lungo peregrinare per l’Italia, che lo porto’ a fermarsi per parecchie stagioni a Bologna prima del ritorno a Cantu’, avvenuto nel 2000. Altre sei stagioni in Brianza, questa volta da chioccia di un gruppo nutrito di giovani americani. E’diventato cosi’ importante fuori dal campo come guida per i compagni. E’ il miglior rimbalzista della storia del campionato italiano con 5965 rimbalzi. A Cantu’ ha fatto invece registrare 329 presenze con 2129 punti realizzati e il record di 1664 rimbalzi. Ha vinto la Supercoppa del 2003.
GUARDIA 1989-1993, 1995-1996
Andrea Gianolla
Giunto a Cantu’ nell’ambito dell’affare che porto’ Riva a Milano nell’estate del 1989. E’ rimasto in Brianza per quattro stagioni conquistando la Coppa Korac del 1991 ed entusiasmando il pubblico del Pianella con tutta la sua grinta che gli valse il soprannome di ‘Rambo’. Poi, nel 1995- 96, una seconda parentesi canturina in cui contribui’ alla promozione dalla A2 alla A1. Giocatore di rara intensita’, capace di svolgere importanti compiti difensivi e allo stesso tempo di essere pericoloso in attacco con i suoi tiri da tre punti e le sue penetrazioni nel cuore della difesa avversaria. Ha collezionato 179 presenze in bianco- blu con 1459 punti.
ALA 2001- 2004
Sam Hines
Arrivato in Italia purtroppo solo a fine carriera a mettere in mostra tutta la sua immensa classe. La sua prima stagione e’ stata quella dei sei americani che hanno raggiunto la semifinale scudetto. Il talento gli avrebbe consentito sicuramente nella NBA. Straordinario tiratore da tre punti, ma uomo capace anche di riciclarsi in ala forte dando un aiuto incredibile a rimbalzo e permettendo a coach Sacripanti di giocare con 4 piccoli contemporaneamente. Ha messo a segno con la maglia bianco- blu 1993 punti in 119 presenze catturando 690 rimbalzi. Ha vinto la Supercoppa 2003.
ALA 1977-1987
Denis Innocentin
‘Lupo’ ‘ stato uno dei tantissimi giocatori cresciuti nel vivaio canturino e poi arrivati sino in Nazionale. Un vero lottatore del parquet in grado di difendere come pochi altri. Ma Innocentin univa all’immenso contributo difensivo anche il silenzioso apporto offensivo con il quale dava le proprie ‘zampate’ alle partite. Dopo l’esordio nel 1977 ha giocato per dieci stagioni con la maglia canturina prima di passare a Desio. Per lui 2.184 punti realizzati in 331 presenze di campionato. Ha contribuito alla conquista di uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e tre Coppe delle Coppe. Si e’ spento non ancora trentenne nel gennaio del 1991 dopo una lunga malattia.
MEDICO 1966- 1992
Roberto Klinger
Giunto a Cantu’ nel 1966 grazie all’amicizia con la famiglia Allievi, Klinger lavorava all’epoca con l’Inter e proprio insieme ai colleghi nero- azzurri Quarenghi e Cipolla, diede una grossa mano e grande professionalita’ dal punto di vista medico alla Pallacanestro Cantu’. Rimase per lunghi anni a capo dello staff sanitario canturino fino a quando un tragico destino se lo porto’ via. Uomo di grande spessore umano, colto e saggio, con la passione per la pittura.
ALA 1981-1982
Charles Jerome Kupec
Una sola stagione in maglia canturina e’ bastata per farlo entrare nel cuore dei tifosi, nonostante il suo passato con la maglia di Milano. Di lui non si puo’ non apprezzare la classe e soprattutto lo spessore morale. Nella stagione 1981- 1982 ‘ stato protagonista della storica prima vittoria della Coppa dei Campioni, il traguardo pi’ prestigioso raggiunto dalla Pallacanestro Cantu’. I suoi tiri dalla grande distanza furono fondamentali in quell’annata di successi. Prima di sbarcare in Italia aveva giocato nella NBA con Houston e i Los Angeles Lakers di Jabbar.
MASSOFISIOTERAPISTA 1983-2016, 2019-
Andrea Lanzi
Storico ‘masseur’ della Pallacanestro Cantu’ ha iniziato a lavorare nel settore giovanile bianco- blu nel 1983 per poi passare alla Serie A nel 1986. Dalle sue ‘mani’ sono passati tantissimi campioni della storia canturina che hanno visto in lui non solo un esemplare professionista, ma anche un prezioso confidente per tutto cio’ che succedeva in spogliatoio o sul parquet. E’ il membro piu’ noto del celebre ‘spogliatoio b’ che, anche in epoca recente, e’ stato uno dei segreti degli ottimi risultati della Pallacanestro Cantu’. Con la squadra bianco- blu ha vinto due Supercoppe Italiane e una Coppa Korac. Nell’anno 2019 è tornato a far parte dello staff medico canturino.
ALA 2009-2014; 2020-2021
Maarty Leunen
Arrivato alla Pallacanestro Cantu’ nella stagione 2009/2010, Maarty Leunen e’ diventato subito uno dei protagonisti della squadra che, con Andrea Trinchieri come allenatore, ha conquistato una Supercoppa, una finale scudetto, due finali di Coppa Italia e ha partecipato per due volte all’Eurolega. Leunen e’ rimasto a Cantu’ per cinque anni, diventando nel 2013/2014 il capitano della formazione bianco- blu. Ala forte di ottima tecnica e di intelligenza cestistica fuori dal comune, ha ricoperto di fatto il ruolo di playmaker aggiunto dei vari quintetti canturini. Nell’estate del 2020, a distanza di sei anni, fa ritorno a Cantù per una sua seconda esperienza in biancoblù”.
CENTRO 1971-1978
Bob Lienhard
Un newyorkese diventato canturino. Arrivato a Cantu’ nel 1970 dopo essere stato provato anche dall’Olimpia Milano. Lienhard apri’ il ciclo di successi della Forst capace di vincere in Italia e nel mondo. Formo’ insieme a Marzorati l’asse play- pivot piu’ forte d’Europa per diversi anni. I suoi ganci da tre erano qualcosa di sublime, cosi’ come i ‘dai e vai’ con Marzorati. E’ il settimo realizzatore della Pallacanestro Cantu’ con 3354 punti. Dopo essersi sposato con un’italiana, acquisi’ la cittadinanza che pero’ non venne riconosciuta dalla federazione. Con Cantu’ ha vinto uno Scudetto, una Coppa Intercontinentale, due Coppe delle Coppe e tre Coppe Korac.
GUARDIA 1939-1953 DIRIGENTE 1953-2010
Carlo Lietti
Carlo Lietti, in pratica, e’ nella Pallacanestro Cantu’ da quando esiste. Ad eccezione dei primissimi anni, Lietti divento’ un giocatore della prima squadra del 1939. Una guardia capace di realizzare ottimi bottini personali. Poi, una volta smesso con il basket giocato, inizio’ una lunga carriera da dirigente. Ha iniziato da segretario per poi diventare l’addetto stampa, una figura storica del club. Ha seguito le gesta dei canturini in giro per il mondo accompagnando la squadra in tutte le trasferte e testimoniando in prima persona le grandi vittorie del passato. Da dirigente ha vinto tutto cio’ che la Pallacanestro Cantu’ e’ stata in grado di conquistare.
ALLENATORE 1995-1997
Gianfranco Lombardi
La sua esperienza canturina e’ stata breve, ma intensa. Nella stagione 1995- 1996, la seconda consecutiva in A2, prese il posto di Giancarlo Sacco dopo cinque partite di campionato. Venne scelto dal Presidente Franco Polti con il quale si trovo’ immediatamente a proprio agio grazie all’entusiasmo che li accumunava. Stabili’ il record di 13 vittorie consecutive in campionato e riporto’ la squadra in A1 dopo una memorabile cavalcata trionfale. I suoi modi burberi portarono i frutti sperati. L’anno successivo raggiunse la finale di Coppa Italia riportando Cant’ ai playoff e in Europa.
GUARDIA 1989-1993
Pace Mannion
Nel 1989, quando a Cantu’ in molti piangevano per la partenza di Riva, a Cantu’ arrivo’ il mormone Pace Mannion, una guardia proveniente dalla NBA e scelto da Recalcati per le sue doti di uomo capace di fare un po’ di tutto. La specialita’ della casa era il tiro da fuori, ma Pace era anche in grado di togliere pressione a Marzorati in regia. Entusiasmanti i suoi passaggi ‘no look’ cosi’ come le sue volate sulla fascia sinistra con la conclusione in secondo tempo di destro. Ha vinto la Coppa Korac del 1991 da grande protagonista e ha contribuito alle grandi stagioni di quegli anni. Dopo Cantu’ si e’ fermato in Italia per diversi anni.
CUSTODE 1991-2016
Giacomo Marelli
Giacomo ‘Mino’ Marelli ‘ lo storico custode del Palasport Pianella. Al lavoro sin dal 1991 e’ sempre stato una presenza costante per tutti gli allenatori, giocatori e ragazzi del settore giovanile che negli anni sono passati dal mitico palazzetto di Cucciago. Apparentemente burbero, e’ pero’ una persona dal cuore d’oro e per questo e’ amatissimo da chiunque lo ha conosciuto.
GUARDIA 2009-2013
Manuchar Markoishvili
Uno dei campioni piu’ amati nella storia della Pallacanestro Cantu’, non solo per la sua classe cristallina, ma anche per la sua disponibilita’ e la sua umilta’. Arrivato in Brianza nell’estate del 2009, ‘Manu’ e’ diventato presto il sesto uomo ideale della formazioni di coach Andrea Trinchieri. Ala piccola dotato di grande tecnica individuale, tiratore molto preciso, si faceva valere anche in difesa con la sua generosita’ e la sua tenacia. E’ stato l’MVP della Supercoppa vinta nel 2012. Con la maglia bianco- blu ha anche raggiunto una finale Scudetto, due finali di Coppa Italia e ha partecipato a due edizioni dell’Eurolega. A inizio del 2013 e’ stato ceduto al Galatasaray e ha lasciato Cantu’ con una toccante lettera di ringraziamento.
PLAYMAKER 1969-1991 VICE PRESIDENTE 1991-1996
Pier Luigi Marzorati
CENTRO 1958-1963, 1969-1971
Angelo Masocco
Scoperto dalla Pallacanestro Cantu’ che a quei tempi avevi informatori sparsi un po’ per tutta Italia. Masocco inizio’ la sua avventura canturina arrivando in citta’ accompagnato dalla moglie appena sposata. Con la maglia della Levissima gioco’ per tre stagioni in coppia con Motto vicino a canestro nella squadra che aveva in Cappelletti il proprio faro. Dopo sei stagioni passate lontane da Cantu’ tra il 1963 e il 1969, ritorno’ per dare il proprio contributo quale giocatore esperto nella prima stagione della gestione ‘solitaria’ della famiglia Allievi. Un combattente che ha sempre fatto della sfrontatezza una delle sue armi migliori.
GUARDIA 2005-2013
Nicolas Mazzarino
Arrivato a Cantu’ nell’estate del 2005 l’italo- uruguaiano Nicolas Mazzarino e’ diventato capitano della formazione bianco- blu nell’annata del 2007- 2008. Soprannominato “Il Cardinale” e’ stato uno dei pilastri della squadra con cui coach Andrea Trinchieri ha vinto una Supercoppa, ha raggiunto una Finale Scudetto, due Finali di Coppa Italia e ha partecipato per due edizioni all’Eurolega. Tiratore mortifero (per sette anni consecutivi a Cantu’ chiude il campionato con oltre il 40% dall’arco) e difensore arcigno, Mazzarino e’ diventato un idolo per i tifosi per il suo attaccamento alla maglia e la sua forza di volonta’. E’ l’ultimo capitano bianco- blu ad aver alzato un trofeo con la Supercoppa del 2012.
PLAYMAKER 2001-2003
Jerry McCollough
Il primo playmaker di colore nella storia moderna della Pallacanestro Cantu’ ha lasciato il segno arrivando in Brianza nella fantastica estate del 2001 quando I bianco- blu ingaggiarono i sei americani capaci di trascinare la Oregon Scientific ad un passo dalla Finale Scudetto. Lo ‘sceriffo’, vero nome Jamal Sharif, porto’ a Cantu’ tutta la sua classe interpretando il ruolo di playmaker capace di mettere in grado i compagni di segnare, dettando i ritmi giusti, ed allo stesso tempo rendendosi protagonista nei momenti decisivi delle partite con canestri e scelte decisive. Al suo arrivo sembrava chiuso ma con il passare del tempo divento’ un vero leader dello spogliatoio.
ALA 1972-1978
Franco Meneghel
L’ala che sapeva dare una mano a rimbalzo pur non essendo un lungo. L’uomo capace di sacrificarsi al lavoro sporco pur essendo in grado di ritagliarsi il proprio spazio in attacco. Franco Meneghel aveva buoni fondamentali e tanta voglia di vincere. E’ stato uno degli uomini cardine nei quintetti dell’era Taurisano nella quale ha dato il proprio contributo per vincere uno Scudetto, una Coppa Intercontinentale, due Coppe delle Coppe e tre Coppe Korac.
CENTRO 1965-1968
Alberto Merlati
Storico elemento del ‘Muro di Cantu”, capace di arrivare fino alla conquista dello Scudetto. Giocatore dai modi eleganti e dalla stravagante tecnica di tiro dei personali. Grazie alle sue ottime annate canturine venne anche convocato in Nazionale. Insieme a Burgess e De Simone formava un terzetto di lunghi invidiato da tutte le formazioni del campionato italiano.
PRESIDENTE 1946-1958
Luigi Molteni
Luigi Molteni passera’ alla storia come primo Presidente della Pallacanestro Cantu’. Prima di lui vi erano state varie figure ‘tuttofare’ ma mai con una carica ufficiale. Lui, come i suoi predecessori, si occupava dell’organizzazione delle partite e di molte altre faccende. E’ stato il Presidente del primo sponsor (Milenka), ma anche della prima operazione di marketing legata al territorio con il marchio Mobili Cantu’ ideato per provare a coinvolgere i mobilieri. Se oggi si parla di basket a Cantu’ e’ anche grazie a lui.
DIRETTORE SPORTIVO 1968-1986
Raffaele Morbelli
Dopo lo Scudetto del 1968 Aldo Allievi cercava un uomo capace a livello dirigenziale di organizzare le trasferte europee e di mantenere i contatti con le altre societa’. Su consiglio di Aldo Giordani arrivo’ cosi’ a Cantu’, Raffaele ‘Lello’ Morbelli. Per lui 18 anni passati in Brianza dove ebbe la possibilita’ di apprendere tutti i segreti del mestiere facendosi conoscere nel panorama cestistico internazionale. Le sue capacita’ organizzative in ogni settore sono state uno dei segreti della Pallacanestro Cantu’ negli anni ’70 ed ’80. Era il grande capo del College. Chiusa la sua parentesi canturina nel 1986 dopo aver vinto tutto cio’ che si poteva, ando’ a Milano in qualit’ di Presidente e continuo’ a vincere diventando il dirigente piu’ titolato nella storia del basket italiano.
GUARDIA 1978-1979
John Neumann
‘Crazy Horse’ come era chiamato, era realmente un giocatore estroso in ogni senso. Arrivato a Cantu’ dopo anni trascorsi nella NBA, Neumann era un giocatore dotato di un talento sopraffino, molto probabilmente l’americano con la piu’ grande visione di gioco mai giunto in Brianza. Era in grado di ‘vedere’ passaggi che nessuno immaginava e spesso recapitava il pallone direttamente sul viso dei malcapitati compagni. Bizzarro sia sul campo sia fuori. Avrebbe potuto giocare in ogni ruolo grazie al talento di cui era dotato. Ha fatto impazzire il pubblico del Pianella grazie alle sue prestazioni, ai suoi tiri da quasi meta’ campo, ai siparietti con li arbitri e i tifosi avversari. Proprio a causa della sua difficile gestione, pero’, rimase a Cantu’ solamente una stagione chiusa con 18.7 punti di media e 3,4 assist. Vinse la Coppa delle Coppe.
PRESIDENTE 1995-1999
Franco Polti
Il suo ingresso nella Pallacanestro Cantu’ e’ avvenuto nel 1994 in qualit’ di sponsor. Poi nel ’95 ha acquistato la societa’ segnando lo storico passaggio di consegne da Aldo Allievi. E’ stato il Presidente del ritorno in A1 dopo due stagioni nella serie cadetta. E’ stato coraggioso investendo enormi risorse per ingaggiare giocatori dal passato NBA come Bailey e Reynolds nel pieno della bufera sollevata dalla sentenza Bosman. Sotto la sua gestione Cantu’ e’ tornata in A1, ha raggiunto la finale di Coppa Italia e ha riassaporato il palcoscenico europeo. Presidente dal cuore grande e dallo spirito ‘caliente’. Il basket e’ stato per lui e la sua famiglia una passione travolgente.
ALLENATORE 1982-1983
Giancarlo Primo
L’allenatore romano, un lord della panchina, e’ stato Commissario Tecnico della Nazionale Italiana per dieci anni dal 1969 al 1979 vincendo due bronzi europei nel ’71 e nel ’75. Arrivo’ a Cantu’ nel 1982 per sostituire Valerio Bianchini ed ereditare la squadra che aveva appena vinto la Coppa dei Campioni. In Brianza porto’ i suoi concetti innovativi di difesa e la sua grande capacita’ di gestire il gruppo anche se la prima parte di stagione fu avara di successi. Seppe vincere la Coppa Intercontinentale e bissare il successo dell’anno precedente in Coppa dei Campioni riproponendo per il secondo anno consecutivo Cantu’ come capitale del basket europeo.
GUARDIA 1999
Enrico Ravaglia
Lo spensierato Chicco ha fatto in tempo a giocare solamente 15 partite con la maglia canturina. Poi la sorte se l’e’ portato via in un incidente stradale nella notte tra il 23 e il 24 dicembre del 1999. Nel suo breve periodo bianco- blu, Ravaglia entrò ben presto nel cuore dei tifosi per via della sua esuberanza e della sua disinvoltura. In campo diede tutto per i colori canturini. Era una guardia con l’istinto del realizzatore, capace di giocare anche da playmaker. I tiri da tre punti e le penetrazioni con conclusioni in acrobazia erano il suo marchio di fabbrica. Quella di Cantu’ era la sua stagione piu’ bella in Serie A con 30 minuti di media e 8,8 punti. Purtroppo si e’ interrotta sul piu’ bello.
GUARDIA 1962-1979 ALLENATORE 1984-1990, 2017
Carlo Recalcati
Arrivato giovanissimo a Cantu’ grazie a Gianni Corsolini che lo scopri’ durante un raduno di una selezione regionale. Fu lo stesso Corsolini a lanciarlo in Serie A con la maglia della Fonte Levissima. La svolta della sua carriera giunse pero’ grazie a Stankovic, il quale lo sprono’ a tirare fuori tutto il suo talento. Divento’ una delle guardie piu’ forti d’Italia grazie a un formidabile tiro da fuori. Ha vinto due Scudetti, una Coppa Intercontinentale, tre Coppe delle Coppe e tre Coppe Korac. Nel 1984 e’ tornato a Cantu’ da allenatore dove e’ rimasto per sei anni raggiungendo per quattro volte la semifinale scudetto e disputando una finale di Korac. E’ stato anche il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana con la quale ha conquistato un bronzo europeo e un argento olimpico grazie alle sue doti tecniche e alla sua grande capacita’ di gestione del gruppo.
GUARDIA 1978-1989, 1998-2002
Antonello Riva
Colui che e’ diventato il piu’ grande realizzatore della storia del campionato italiano con 14.397 punti segnati, ha esordito in Serie A con la maglia di Cantu’ nel 1978 lanciato in campo da Arnaldo Taurisano. Da allora 484 presenze con la maglia canturina e 8.492 punti in 15 stagioni. Arrivo’ a Cantu’ giovanissimo da Rovagnate, acquistato donando all’oratorio del suo paese un vecchio pullmino. Una guardia con il suo fisico non si era mai vista prima. Ha unito alla potenza una precisione al tiro che lo ha reso un ‘Bomber’ micidiale. Devastante in uno contro uno, mortifero da tre punti, incontenibile in penetrazione. Se ci fosse stato il tiro da tre punti al suo esordio avrebbe abbattuto anche il muro dei 15 mila punti. Con la maglia di Cantu’ ha vinto uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Coppe delle Coppe. Un giocatore importante anche per la Nazionale Italiana della quale e’ il miglior realizzatore di tutti i tempi con 3785 punti e detiene il record di punti in una sola partita con 46.
PLAYMAKER 1987-1998
Alberto Rossini
Regista di 1.92 cm giunto a Cantu’ da Treviglio appena 18enne nel 1987 per dare il cambio e poi ereditare il posto del grande Marzorati. Giocatore che ha saputo aggiungere all’ottima tecnica un cuore enorme e una leadership fuori dal comune. In campo si e’ distinto per la sua abilita’ nello spingere il contropiede e per la sua difesa aggressiva che gli e’ valsa il soprannome di ‘Lupo’. Ha giocato 11 stagioni con la maglia di Cantu’, le ultime tre da capitano, riportandola in A1 dopo due annate trascorse nel campionato cadetto. Ha segnato 3552 punti e ha vinto la Coppa Korac del 1991.
ALLENATORE 2000-2007; 2013-2015
Stefano Sacripanti
Pino, vero nome Stefano, e’ diventato capo allenatore della Pallacanestro Cantu’ alla vigilia di Natale del 2000 quando ha preso il posto di Franco Ciani. In precedenza aveva allenato nel settore giovanile bianco- blu vincendo tre Scudetti. Ha preso la squadra nel 2000 quando ormai la retrocessione sembrava prossima e l’ha salvata miracolosamente. Poi, l’anno seguente, con l’apertura del mercato USA, ha scelto una formazione con 6 americani ed ha avuto ragione arrivando a un passo dalla finale Scudetto. Ha dimostrato grande intelligenza nel saper rispettare sempre le qualita’ tecniche dei suoi giocatori e ha raccolto ottimi frutti. Ha vinto la Supercoppa Italiana del 2003, ha disputato una finale di Coppa Italia e ha raggiunto i playoff in cinque stagioni su sette. Nell’estate del 2013 e’ tornato a Cantu’ guidando la squadra della sua citta’ per altri due anni e ottenendo altre due qualificazioni ai playoff.
ALA 1959-1967
Giancarlo Sarti
Realizzatore tra i piu’ prolifici a livello italiano tra la fine degli anni ’50 e per tutti gli anni ’60. Insieme a Lino Cappelletti formava una coppia formidabile in attacco. Giocatore elegante e dotato di gran classe. E’ rimasto a Cantu’ per otto stagioni allenato da Corsolini, Tracuzzi e Stankovic. Dopo il ritiro di Cappelletti, insieme a Frigerio fu l’uomo piu’ rappresentativo della Fonte Levissima. La sua carriera in Brianza si e’ chiusa proprio alla vigilia della stagione che porto’ il primo Scudetto.
ALLENATORE 1966-1969
Boris Stankovic
Il grande maestro che porto’ a Cantu’ professionalita’ ed esperienza. Ex giocatore della Nazionale Jugoslava, prima di venire a Cantu’ Stankovic aveva allenato con validi risultati nel suo paese. Con lui la Pallacanestro Cantu’ assunse quel carattere internazionale che la propriet’ cercava per fare il salto di qualita’. Fu lui a portare a Cantu’ l’idea del ‘college’ poi coltivata da Allievi e Taurisano. E’ stato l’allenatore del primo scudetto, l’uomo che con il suo carisma plasmo’ i giovani talentuosi del vivaio. Per lunghi anni e’ stato poi Segretario Generale della Fiba.
ALA 2001-2005
Shaun Stonerook
Rimasto a Cantu’ per quattro anni, ha stupito per la sua volonta’ di non pensare alle cifre personali. Un vero giocatore di squadra, il playmaker aggiunto capace di posizionarsi sul vertice dei tre punti per dirigere il gioco. ‘Il Ricciolone dell’Ohio’ ‘ stato l’uomo simbolo delle stagioni targate Oregon Scientific culminate con la vittoria della Supercoppa Italiana del 2003. Incredibile la sua capacita’ nel coinvolgere i compagni. Con il tempo ha imparato ad attaccare il ferro partendo da lontano e a tirare da fuori per punire gli aiuti. In difesa e’ sempre presente e pronto a recuperare palloni. Nelle 150 presenze in bianco- blu ha segnato 1386 punti e catturato 990 rimbalzi.
ALLENATORE 1969-1979
Arnaldo Taurisano
Il ‘Tau’ è stato l’allenatore che, grazie ai suoi metodi didattici, avveniristici per l’epoca, traghettò la Pallacanestro Cantù in una nuova dimensione. Ereditò la panchina da Stankovic e ripartì con l’ambizioso progetto di Aldo Allievi e del College. Taurisano studiava per ogni sua stagione una preparazione atletica sempre nuova e la svolgeva direttamente insieme ai suoi atleti. È stato in grado di fornire ai propri giocatori la capacità di prendere delle scelte importanti autonomamente sul terreno di gioco. In 10 stagioni con lui i canturini hanno vinto uno Scudetto, una Coppa Intercontinentale, tre Coppe delle Coppe e tre Coppe Korac. È stato per l’Italia il grande padre del Minibasket. Si è spento a Brescia, all’età di 85 anni, il 7 maggio del 2019.
GUARDIA 2000-2003
Bootsy Thornton
‘La pantera di Baltimore’ ha vissuto tra stagioni in bianco-blu passando dal possibile taglio a meta’ della prima a una semifinale scudetto nella quale i canturini sfiorarono l’accesso alla finale. Un primo anno difficile a causa di una situazione complicata che vide la Poliform salvarsi grazie a uno spettacolare girone di ritorno. Poi l’epopea dei ‘Fab Five’ , la colonia americana che porto’ la Oregon Scientific a una passo dalla finale per il titolo. Bootsy, vero nome Marvis Linwood, e’ stato una guardia totale, capace di segnare da fuori, in penetrazione, dal post basso, ma anche in grado di prendersi cura del miglior attaccante avversario. Il leader silenzioso di quella Cantu’. In 115 presenze ha segnato 1946 punti e catturato 667 rimbalzi.
ALA 1991-1994
Alberto Tonut
Il suo tiro da tre punti dall’angolo in transizione era qualcosa di sublime, un misto di eleganza e tecnica. Classico esempio di giocatore giunto in Brianza in eta’ matura e con la pressione di non far rimpiangere chi c’era prima di lui. Ha saputo fare benissimo tanto da conquistare anche un posto in Nazionale. Un’ala forte dotata di grandissima pericolosita’ offensiva. Ha totalizzato 106 presenze in bianco- blu segnando 1435 punti. Ha dimostrato attaccamento alla maglia quando nell’ultima stagione ha giocato per lungo tempo da infortunato.
ALLENATORE 2009-2013
Andrea Trinchieri
Arrivato sulla panchina della Pallacanestro Cantu’ nell’estate del 2009 Andrea Trinchieri ha fatto fare un importante passo in avanti alla societa’ bianco- blu diventando uno dei principali artefici di un quadriennio ricco di successi. Con il coach milanese alla guida Cantu’ ha infatti vinto una Supercoppa Italiana e raggiunto una Finale Scudetto, due Finali di Coppa Italia e ha partecipato in due occasioni consecutive all’Eurolega. Brillante, colto, preparatissimo, Trinchieri ha sempre puntato molto sull’attenzione ai dettagli e sulla costruzione di un sistema di squadra sia offensivo sia difensivo. Dopo Cantu’ il coach ha continuato la sua carriera all’estero allenando l’Unics Kazan e il Brose Bamberg con cui ha vinto due titoli tedeschi. Oggi è alla guida del Bayern Monaco, compagine tedesca partecipante alla Euroleague. Insieme a lui un altro importante ex canturino, l’ala americana JaJuan Johnson.
ALA 1987-1989
Jeff Turner
Il mancino dal mortifero tiro da tre punti. Nel 1984 usci’ da Vanderbilt e venne scelto con la 17esima chiamata assoluta dai New Jersey Nets. Nella stessa estate vinse la medaglia d’oro olimpica con la Nazionale USA ai giochi di Los Angeles. Dopo tre stagioni ai Nets, l’arrivo in Italia per due anni a Cantu’ prima del ritorno tra i professionisti con Orlando. Mano dolcissima, e’ stato un tiratore di liberi molto preciso. In 68 partite ha segnato 1203 punti e catturato 514 rimbalzi. Nella sua seconda stagione canturina ha giocato la doppia finale di Korac persa contro il Partizan Belgrado. Nella NBA ha giocato per 10 stagioni segnando 3697 punti.
CENTRO 1971-1973
Luciano Vendemini
Era appena sedicenne quando nel 1968 Roberto Allievi insieme alla dirigenza canturina lo scelsero per venire a Cantu’ a giocare. Della pallacanestro non conosceva quasi nulla all’epoca, ma era gia’ alto circa due metri. Arrivo’ a Cantu’ timidissimo ma riusci’ a superare questo ostacolo grazie al calore che vi era all’interno del College, studio’ e divento’ un giocatore di basket da Serie A. Dopo aver maturato esperienza lontano da Cantu’, nel 1971 Taurisano lo richiamo’ per la sua Forst. Due stagioni a Cantu’ vincendo la Korac del ’73 quando nel frattempo era diventato alto 2.12, poi la cessione a Rieti. Per lui ci fu anche la Nazionale con la quale partecipo’ alle Olimpiadi di Montreal. Sfortunatamente nel febbraio del 1977, quando giocava a Torino, Vendemini mori’ in spogliatoio prima di una partita a causa della rottura dell’aorta.
ALA 1957- 1959
Tony Vlastelica
“Mister Uncino” per via di quello strano modo di tirare da qualsiasi punto del campo. Vlastelica era in grado di segnare in gancio anche dall’angolo, da distanze paragonabili all’arco dei tre punti di oggi. Venne ingaggiato dopo aver concluso la stagione come miglior realizzatore del campionato con la maglia del Benelli Pesaro. Da avversario, al Parini, una volta segn’ addirittura 55 punti. Divento’ subito il faro della formazione brianzola dividendosi la popolarita’ con il canturino Cappelletti. La moglie era sempre presente alle partite e pronta a tenere aggiornata le statistiche del marito.
ALA 1976-1978
Harthorne Wingo
Scelto da Taurisano che lo aveva visto giocare con la maglia dei New York Knicks dove era uno degli idoli del pubblico casalingo. Giocatore spettacolare e allo stesso tempo di grande sostanza. Nella sua prima stagione canturina era l’unico americano utilizzabile in campionato mentre nella seconda torno disponibile anche Lienhard al suo fianco per una formazione con maggior peso dentro l’area. Realizzatore pazzesco capave di chiudere le due stagioni canturine con 19,9 punti di media e 12,3 rimbalzi per un totale di 64 partite, 1276 punti e 786 rimbalzi. Ha vinto due Coppe delle Coppe.
ALA 2015
Metta World Peace
Difficile descriverlo per quello che è stato da giocatore ma, fortunatamente, a parlare forte e chiaro sono le sue cifre in carriera: 991 presenze in NBA, oltre 13mila punti segnati, 4448 rimbalzi catturati, 2631 assist. Numeri da fuoriclasse, che lo hanno portato in carriera a vincere anche un titolo NBA nel 2010 (con i Lakers di Kobe Bryant), il premio di miglior difensore della lega nel 2004 e, nello stesso anno, anche una partecipazione all’All Star Game. Sintetizzando, Metta World Peace ha segnato un’epoca nella pallacanestro, diventando icona di stile anche in Asia, dove, oltre a giocare, ha persino intrapreso alcune attività di marketing. L’ex stella NBA ha giocato anche in Europa, vestendo nel 2015 la gloriosa maglia di Pallacanestro Cantù. Con i colori biancoblù – sotto la gestione Cremascoli – ha disputato 13 partite, realizzando 13.4 punti di media con il 40% dall’arco. Una splendida annata conclusasi con il raggiungimento dei playoff.
PLAYMAKER 1956-1961
Luciano Zia
Cinque stagioni canturine targate Oransoda e Levissima durante la gestione Casella. Luciano Zia era il cervello in campo, l’uomo del quale Gianni Corsolini poteva fidarsi. Capace di mettere ordine, era un playmaker ‘ragioniere’. Come molti canturini di quell’epoca, era approdato fino alla Nazionale. Elegante nel portar palla, utilizzava entrambe le mani con naturalezza, cosa rara all’epoca soprattutto in virtù’ del fatto che giocando spesso all’aperto il terreno di gioco non era sempre uniforme. Dopo la carriera da giocatore ha allenato anche le giovanili canturine.