Così coach Marco Sodini al termine della finale persa contro Udine, in Coppa Italia LNP, a Roseto degli Abruzzi:
«Dobbiamo fare i complimenti a Udine per la meritata vittoria. Obiettivamente, però, dobbiamo sapere che in questi tre giorni siamo andati oltre i nostri limiti. Come avevo già fatto presente, avendo avuto tanti giocatori con il covid non è stato possibile allenarsi come avremmo voluto. Anzi, sono sorpreso e orgoglioso delle due partite giocate ieri e l’altro ieri. Se mi aspettavo, in una partita secca come quella contro Verona, che potessimo essere più in forma, diversamente, contro Scafati, mi aspettavo un calo dovuto a problemi fisici che fortunatamente non c’è stato. Non è successo ieri ma oggi sì, brutalmente. Solitamente siamo una squadra arrembante, capace di prendersi dei vantaggi significativi, ma così è stata dura. Faccio fatica a decifrare dove iniziano i meriti di Udine e dove, invece, finiscono i nostri demeriti. Quello che so, però, è che, di fatto, siamo tra le due migliori squadre dell’intero campionato, davanti alle altre 26, essendo arrivati fino in fondo a un torneo che racchiudeva le migliori otto di A2.
A differenza della partita disputata in casa nostra, certamente più equilibrata, questa sera contro Udine non siamo riusciti ad avere energia sin dall’inizio. Allen credo sia l’emblema di tutto questo: è partito segnando 26 punti e ha finito per giocare oggi una partita in cui francamente faceva fatica a correre e persino a camminare. Adesso abbiamo una fortuna e una sfortuna. La fortuna è che mercoledì, in casa contro Pistoia, partita davvero importantissima, avremo subito l’occasione di rifarci, provando a cancellare la delusione di una finale persa. La sfortuna, invece, è che avremo pochissime energie fisiche e mentali per recuperare le nostre forze. Tuttavia, quella con Pistoia sarà una gara fondamentale se vorremo arrivare a giocarci a Udine la rivincita in ottica primo-secondo posto. All’esterno mi farebbe piacere che passasse il messaggio che adesso c’è bisogno dell’aiuto del nostro pubblico, anche perché, d’ora in avanti, giocheremo sempre ogni tre giorni» ha concluso il capo allenatore dell’Acqua S.Bernardo Cantù.