Cantù espugna il campo di Orzinuovi, battendo 86 a 73 i padroni di casa dell’Agribertocchi. Di seguito le parole di Marco Sodini, capo allenatore dell’Acqua S.Bernardo.
«Prima di un commento sulla gara preferisco partire da un ringraziamento sincero allo staff medico di Cantù. Fino a pochi minuti prima della palla a due avevamo ben quattro giocatori che non sapevo se avrebbero potuto giocare oppure no. Mi riferisco a Trevon Allen, che si era scavigliato all’allenamento di rientro da Capo d’Orlando; a Zack Bryant, al quale si era gonfiato un ginocchio dopo aver preso un colpo contro l’Orlandina; a Stefan Nikolic, anche lui con un problema a un ginocchio; e, infine, a Francesco Stefanelli, che convive con un fastidio al tendine d’Achille. Un grande grazie va, quindi, al nostro staff, esemplare come sempre, che è riuscito a mettere in campo tutti questi giocatori. Venendo alla partita. Abbiamo giocato la terza gara in appena una settimana, per noi una novità. Dunque, alla terza partita in sette giorni, credo sia logico non aspettarsi un basket brillante. Ciò detto, siamo partiti molto bene, proprio come avrei voluto, soprattutto difensivamente, dopodiché ci siamo fatti un pochino trascinare dal tipo di gara che stava diventando col passare dei minuti. Tuttavia, credo che la mia squadra sia sempre stata in controllo del match, senza rischiare davvero che Orzinuovi tornasse in partita. Da questo punto di vista, quindi, i ragazzi sono stati bravi. Secondo me, possiamo ancora ripulire alcuni aspetti negativi, cercando di trovare un’intensità mentale che ci permetta di mantenere l’intensità fisica mostrata nel primo quarto per tutti i 40 minuti di gioco. Questo oggi non è successo ma è altrettanto vero che, in condizioni di squadra non ottimali e alla terza partita, non è nemmeno possibile pretendere il 300% dai giocatori. Finisco la settimana contento per queste tre vittorie, faccio il mio in bocca al lupo a Orzinuovi e dico “bravi” ai miei ragazzi».