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CON MILANO UN BUON TEST PER INIZIARE, SODINI: «BUONE SENSAZIONI»

28 Ago, 2021

Si è aperta ufficialmente al Mediolanum Forum di Assago, all’interno della palestra di allenamento dell’Olimpia Milano, la stagione della S.Bernardo-Cinelandia Park. Lo scrimmage, a porte chiuse e senza tenere conto del risultato finale, ha permesso a coach Sodini di inaugurare la preseason biancoblù, in attesa degli incontri ufficiali che prenderanno il via il 12 settembre con la Supercoppa di Serie A2 e, a seguire, con l’inizio del campionato; debutto in programma domenica 3 ottobre, in casa contro l’Orlandina.

IL RACCONTO
Privo di Bayehe, impegnato con la Nazionale del Camerun agli AfroBasket, coach Sodini parte con Boev in quintetto, da centro, e con Da Ros a supportarlo; Johnson, Stefanelli e Severini gli esterni. La prima frazione vede Milano primeggiare nella fase iniziale e finale; in quella centrale, invece, tanto equilibrio, con un buon parziale di Cantù, fluida in attacco dopo aver carburato. Nel secondo periodo è buona la partenza canturina, con Da Ros e Allen sugli scudi. Milano tenta la risalita nel punteggio, azzerato dopo il vantaggio del primo quarto, ma i canestri di Nikolic e Bucarelli consentono ai biancoblù di mantenere il meritato vantaggio. Nel finale di primo tempo emerge la potenza fisica e il talento dell’Olimpia ma capitan Sergio e Bucarelli permettono alla S.Bernardo-Cinelandia Park di vincere il secondo quarto. Quindi il terzo periodo, che inizia con grande equilibrio e l’apporto costante di Nikolic nella metà campo offensiva. Con il passare dei minuti Milano attiva il turbo e scappa via nel punteggio, perfezionando notevolmente la propria manovra offensiva. Nel quarto e ultimo periodo i meneghini continuano a macinare punti in attacco ma Cantù, con coraggio, ci prova con Allen e Nikolic; e Stefanelli, che ha buone percentuali da tre. Johnson il top scorer canturino.

IL COMMENTO DI SODINI
Così il capo allenatore di Cantù nel post: «La scelta di disputare il primo incontro con una squadra di primo livello come Milano che, in questo momento, è tra le migliori quattro d’Europa e vuole dichiaratamente vincere, ci serve ad avere chiarezza su quella che deve essere l’ambizione della nostra pallacanestro. Trovare qualcosa che funzionasse in una partita come questa, voleva già dire prendere convinzione e, pertanto, non credo minimamente che debba esserci frustrazione in quei momenti di partita in cui obiettivamente è difficile produrre una pallacanestro che sia efficace. Il nostro campionato non è questo. Aver vinto un quarto oggi non è una cosa assolutamente scontata. Prendiamo tutto quello che ha funzionato e prendiamo spunto dalle cose che hanno funzionato meno bene per migliorarle in palestra. Siamo alla ventesima seduta di allenamento, i ragazzi stanno lavorando benissimo con grande volume e grande intensità; è ovvio che ci devono essere un sacco di cose da limare. Ci deve essere sempre un punto di partenza, e oggi lo è, perché i viaggi iniziano con qualcosa di concreto. Questa è la prima volta che questa squadra, con questi giocatori – tranne Bayehe che ci raggiungerà presto – affronta una partita vera. Le sensazioni sono positive ma se io dicessi qualcosa di diverso sarei obiettivamente scriteriato».

 

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