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MUSCOLI ED ESPERIENZA: SOTTO CANESTRO ARRIVA DARIO HUNT!

28 Lug, 2022

Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù è lieta di annunciare di aver ingaggiato, con contratto annuale e opzione per il 2023-‘24, l’atleta americano Dario Hunt, 33 anni, centro di 206 centimetri per 104 chili. Nato a Colorado Springs, in Colorado, Hunt ha già giocato in Italia per cinque diverse squadre: Orlandina, Juvecaserta, Brescia, Virtus Roma e Fortitudo Bologna, tutte in Serie A. Nel massimo campionato italiano conta 112 presenze, di cui 102 da titolare, 1198 punti, 873 rimbalzi e 123 stoppate; i suoi record in una singola partita di LBA sono di 22 punti (realizzato tre volte) e di 21 rimbalzi, catturati in un derby tra Caserta e Avellino nell’aprile del 2016. È tanta, inoltre, l’esperienza internazionale di Hunt, che, nell’ultimo quadriennio della sua carriera, ha sempre disputato le coppe europee; nell’ultima stagione è stato protagonista in EuroCup con i greci del Promitheas.

LA SCHEDA
Centro di grande fisicità, Hunt è un giocatore dinamico che, nonostante la stazza, sa muoversi con agilità nel pitturato. Bravo fronte e spalle a canestro, il lungo statunitense ha nel proprio bagaglio tecnico molteplici soluzioni offensive. Esperto e solido in area, Hunt è inoltre un buon difensore e un ottimo rimbalzista.

LA CARRIERA
Il percorso cestistico di Hunt prende forma al college, ai Nevada Wolf Pack, con cui gioca quattro anni tra il 2008 e il 2012. Il suo exploit avviene al terzo anno con 12.1 punti e 9.9 rimbalzi di media; nell’anno da Senior si supera, chiudendo la stagione addirittura con una “doppia doppia” di media da 10.2 punti e 10.2 rimbalzi, cui si aggiungono 2.3 stoppate. Il debutto di Hunt nei professionisti risale a un’esperienza in Ucraina, a Odessa, salvo poi spostarsi in Austria, dove il centro americano archivia la stagione a 14.3 punti e 8.7 rimbalzi di media. Nel 2013 il ritorno in patria per giocare in G-League, ai Rio Grande Valley Vipers, con cui Hunt colleziona 41 presenze a circa 8 punti e 7 rimbalzi di media in 21’ di impiego a partita. Nell’estate del 2014 la chiamata di Capo d’Orlando: qui, al suo primo anno in Italia, totalizza 10.1 punti e 8.5 rimbalzi di media. L’annata successiva si trasferisce alla Juvecaserta, dove per un soffio non chiude, anche in questo caso, la stagione in “doppia doppia”; saranno 11.7 punti e 9.9 rimbalzi le sue medie in bianconero. Dopo un anno in Francia, al Nancy, nel 2017 fa ritorno in Italia, a Brescia, dove trova il GM Alessandro Santoro. In maglia Leonessa segna quasi 12 punti ad incontro con 7 rimbalzi di media in 25’ sul parquet. Il 2018-’19 è protagonista per la prima volta in una competizione internazionale con i colori di Charleroi; con il team belga gioca 12 partite europee tra i Qualification Round di Champions League e i gironi di FIBA Europe Cup. Nel 2019 si trasferisce in Australia, ai Perth Wildcats, con cui disputa 21 partite a 9 punti e 6 rimbalzi di media in 18’; chiude l’annata 2019-’20 in Montenegro, al Mornar Bar, con cui gioca 4 partite di ABA-Liga e una di Champions League. Nella stagione 2020-’21 si divide tra Virtus Roma e Fortitudo Bologna; nella Capitale segna 11.6 punti di media in 7 presenze, mentre alla “Effe” chiude con 10.1 punti e 5.6 rimbalzi in 23’. L’ultima annata, come detto, è protagonista in Grecia, al Promitheas, dove in 19’ di impiego totalizza 9 punti e 4.3 rimbalzi di media in campionato; a questi numeri si aggiungono anche le 15 presenze in EuroCup a 6.7 punti e 3.3 rimbalzi in 17’ di media. 

Coach Meo Sacchetti ha commentato: «Hunt è un lungo molto fisico ed era di fisicità che la nostra squadra aveva bisogno per essere completa. Parliamo di un giocatore interno, in grado di garantire un’ottima protezione del canestro e capace di occupare bene l’area; inoltre, porterà al gruppo tanta esperienza».

Il General Manager di Pallacanestro Cantù, Alessandro Santoro, ha aggiunto: «Quando vivi una bella esperienza con un giocatore, poi, è normale non smettere di seguirlo, restandogli particolarmente legato e nutrendo interesse. È il caso di Hunt, con il quale, a Brescia, ho condiviso certamente una delle sue migliori stagioni disputate nel campionato italiano. Sono felice che Dario abbia accettato la nostra proposta perché significa che ripone grande fiducia nel progetto tecnico di Cantù, nella società, nel coach e nel sottoscritto. Il fatto che abbia deciso di scendere di categoria ne è la prova, visti gli standard che ha tenuto nel corso della sua carriera. Spero che con lui squadra e staff possano togliersi delle soddisfazioni».






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