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SCAFATI-CANTÙ BIG MATCH DELLA TERZA GIORNATA DI FASE A OROLOGIO

22 Apr, 2022

La terza giornata della fase a orologio, penultimo turno prima dell’inizio dei playoff, mette a confronto due grandi squadre del campionato di Serie A2: l’Acqua S.Bernardo e la Givova. Quest’ultima, vista brevemente in Serie A tra il 2006 e il 2008, ospiterà domenica 24 aprile la compagine canturina al “PalaMangano” di Scafati; palla a due in programma alle ore 17:45. La formazione campana, capolista del Girone Rosso, è allenata da un coach molto giovane quale Alessandro Rossi, 38 anni, negli ultimi 8 alla guida della NPC Rieti con cui ha collezionato quasi 130 panchine. Con 44 punti, frutto di 22 vittorie in stagione e di sole 5 sconfitte, Scafati è al primo posto in classifica nel proprio raggruppamento davanti a Verona e a Ravenna, che Cantù sfiderà in casa il prossimo primo maggio. 

Nell’ultimo turno la squadra scafatese non è scesa in campo per via dell’improvvisa cancellazione del volo che avrebbe dovuto portare la Givova in Sicilia per disputare il match contro Capo d’Orlando; la partita contro l’Orlandina è stata a questo punto posticipata di una settimana, riprogrammata per mercoledì 27 aprile. I campani, quindi, nella fase a orologio hanno sin qui giocato una sola partita, battendo all’esordio Pistoia 82 a 71. 

Cantù e Scafati si sono già affrontate una volta in questa stagione, lo scorso 12 marzo, a Roseto degli Abruzzi, per le semifinali di Coppa Italia. A vincere il duello è stata la formazione capitanata da Matteo Da Ros, MVP della sfida con 17 punti; 82 a 76 il risultato finale a favore dei canturini.

QUI CANTÙ – I brianzoli sono invece reduci dal successo casalingo contro Chiusi, sconfitta 76 a 68 grazie a un poderoso quarto periodo in cui agli ospiti è stato concesso di segnare solamente 10 punti. Dopo un primo tempo a singhiozzo, al rientro dagli spogliatoi l’Acqua S.Bernardo ha inoltre limitato al massimo le proprie palle perse, perdendo un solo pallone in 20’ e dimostrando, dunque, grande solidità. Quattro i giocatori canturini in doppia cifra: Francesco Stefanelli il top scorer biancoblù con 16 punti (e 21 di valutazione); bene anche Marco Cusin con 10 punti a referto in appena 18’. A presentare la sfida con Scafati, la guardia Lorenzo Bucarelli e il capo allenatore di Cantù, coach Marco Sodini, che dovrà ancora rinunciare a Trevon Allen per infortunio. Di seguito i loro commenti.

Sodini: «Giocare una partita tosta come quella disputata in casa contro Chiusi, dove certamente non siamo stati perfetti ma abbiamo quantomeno ritrovato lo spirito perso nella gara con Fabriano, ci serve ad affrontare con un minimo di serenità in più la trasferta di Scafati. Trasferta con una squadra, la Givova, che occupa meritatamente il primo posto dell’altro girone e che continua a fornire prestazioni di alto livello in virtù di un roster, messo insieme dal patron Longobardi, dal telaio davvero importante. È un’avversaria che abbiamo già affrontato in Coppa Italia e contro la quale, peraltro, abbiamo giocato una buonissima partita. L’intenzione sarà quella di ritrovare un minimo della nostra fluidità, cercando anche di praticare la miglior pallacanestro possibile, sopperendo anche alle nostre mancanze dal punto di vista fisico per via di una condizione non certo eccellente, che ci trasciniamo da un po’ di tempo a questa parte. Tuttavia, credo che l’assenza di Allen debba dare ulteriori stimoli agli altri giocatori che scenderanno in campo, chiamati a fornire una prestazione concreta anche lontano da Cantù. Andiamo quindi a Scafati con la consapevolezza di doverci ancora guadagnare il secondo posto in stagione regolare, che ci garantirebbe, una volta acquisito con certezza matematica, di affrontare i playoff con un vantaggio di almeno due turni su tre per il fattore campo. L’obiettivo dichiarato per domenica è giocare una partita che ci consenta di fare passi in avanti anche rispetto all’ultima gara giocata contro Chiusi».

Bucarelli: «Dopo il ko di settimana scorsa era per noi essenziale ritrovare la vittoria e, se possibile, anche il bel gioco. Nel primo tempo contro Chiusi abbiamo faticato a trovare fluidità in attacco e a limitare i tiri da fuori degli avversari; tuttavia, credo che la nostra prestazione nel secondo tempo sia stata una valida risposta anche al post Fabriano. Per questo, al fine di trovare il più possibile continuità e convinzione nei nostri mezzi, sarà importante andare a Scafati con l’obiettivo di vincere la partita, pur consapevoli che se non sarà affatto facile. Ciò che conta davvero, adesso, è arrivare ai playoff preparati e con la faccia giusta».

GLI AVVERSARI – Il playmaker titolare è l’esperto Diego Monaldi, 29 anni; nel biennio precedente a Scafati ha fatto le fortune di un’altra squadra campana, Napoli, con cui ha ottenuto la passata stagione una storica promozione in Serie A. In precedenza, dal 2016 al 2019, ha militato nel massimo campionato nazionale vestendo le canotte di Dinamo Sassari e VL Pesaro. La guardia di riferimento, utilizzabile anche in regia, è la “combo” americana Rotnei Clarke, altra pedina esperta vicina ai 33 anni; in A2 ha altresì indossato le maglie di Trapani, Mantova e San Severo. Come Monaldi, anche Clarke vanta un passato a Pesaro, in LBA, dove ha avuto l’occasione di giocare in due diversi frangenti, in entrambi i casi a fine stagione, dopo aver cominciato l’anno in Australia. Nel 2016-’17 ha disputato le ultime 8 partite del campionato, mentre l’annata seguente le ultime 11, riuscendo a incrociare Monaldi prima di ritrovarsi, tre anni più tardi, nello stesso spogliatoio a Scafati. Clarke ha chiuso il girone di ritorno segnando 14 punti di media con il 44% da tre; quanto a Monaldi, le sue medie stagionali nella prima fase sono state di 9.5 punti e 3.6 assist a incontro. Nello spot di “tre” è solito partire in quintetto l’ex Brindisi, Iris Ikangi, 28 anni. Versatile ala di due metri, dotata di grande energia e di un discreto tiro da tre, Ikangi ha assaggiato la Serie A due stagioni fa, collezionando 26 presenze con la squadra brindisina tra Supercoppa, Coppa Italia e regular season. Poi, lo stop del campionato per la pandemia e il ritorno in A2 con San Severo nel 2020-‘21, dove, a proposito di “connection”, condivide il finale di stagione insieme a Clarke, che ha ritrovato alla Givova pochi mesi dopo. L’ala italiana di origini congolesi porta alla causa 5.7 punti e 3.3 rimbalzi di media ma il suo impatto è principalmente orientato sull’aspetto difensivo. L’ala forte titolare è Valerio Cucci, classe ’95, un anno più giovane di Ikangi; può giocare sia da “quattro” sia da “cinque” a seconda dei quintetti in campo. Principalmente ala grande, Cucci è un giocatore che può far male alle difese anche lontano dal ferro, grazie a un tiro affidabile dalla medio-lunga distanza; segna 9.1 punti a partita e cattura 4.6 rimbalzi. Completa lo starting five il veterano americano Ed Daniel, nativo dell’Alabama. 32 anni tra un paio di mesi, Daniel aveva già giocato in Italia con i colori di Pistoia, Varese, Cremona e Fortitudo Bologna; in Serie A vanta più di 80 presenze e più di 700 punti realizzati. In questa stagione, la sua seconda in A2 dopo l’esperienza del 2015-’16 con la Fortitudo, viaggia a quasi 11 punti e oltre 8 rimbalzi di media, tirando da due con il 63% di realizzazione. Passando alla panchina, il giocatore ad avere il minutaggio più elevato e l’impatto senz’altro più significativo è Riccardo Rossato, 25 anni, di ruolo guardia: in 23’ di impiego riesce a segnare davvero tanto, ben 14 punti a partita; da quattro stagioni consecutive va oltre la doppia cifra di media, quindi una certezza nella metà campo offensiva. In gialloblù dal 2018, Rossato è il capitano della Givova. Andando a scalare tra i minutaggi, un ruolo chiave lo ha anche il centro, classe ’92, Quirino De Laurentiis, cambio naturale di Daniel, che in media gioca quasi 20’ mettendo insieme oltre 7 punti e 5 rimbalzi a partita. Si equivalgono, invece, i minuti a disposizione di Lorenzo Ambrosin e Joseph Mobio, entrambi sul parquet 17’ a incontro; più o meno uguale anche il contributo offensivo dei due, che realizzano circa 6 punti a partita. Lo scorso anno protagonista a Tortona della cavalcata che ha portato alla Serie A, Ambrosin è una guardia-ala di 24 anni cresciuta cestisticamente ad Agrigento, con cui ha disputato tre stagioni dal 2017 al 2020. A proposito di Tortona, è là che Mobio, anche lui 24 anni il mese prossimo, ha iniziato la stagione corrente, pur non entrando mai in campo nelle 4 gare di LBA e giocando solo alcuni minuti in Supercoppa. Italiano di origini ivoriane, Mobio è un’ala tuttofare, dotata di grande fisicità e grande energia. Formatosi a Brescia, l’ex Derthona è “esploso” a Capo d’Orlando con coach Sodini in panchina, con il quale Mobio ha condiviso un biennio in Sicilia tra il 2018 e il 2020, prima di trasferirsi a Udine nell’estate di due anni fa. Tornando agli esterni, ad allungare le rotazioni ci pensa il ventenne varesino Matteo Parravicini, play di scorta cresciuto nella Pallacanestro Varese, nelle due stagioni precedenti in mostra a Bergamo, al termine delle quali si è guadagnato la chiamata dalla Nazionale italiana Under 20; alla Givova ha un impiego medio di 11’ a partita. Nell’organico scafatese, infine, figura anche il navigato Davide Raucci, corpulenta ala di 198 centimetri per 106 chili, ex Cantù; in Brianza ha giocato una manciata di partite nell’annata 2017-’18, salvo tornare in A2 a stagione in corso, venendo ingaggiato dalla Virtus Roma. Complice un brutto infortunio al ginocchio sinistro (rottura del legamento) con conseguente operazione e stop di tre mesi, Raucci ha totalizzato sin qui solamente 8 presenze, con un fatturato medio di 4 punti a partita in 14’ sul parquet; il suo posto, di fatto, è stato preso da Mobio, che lo ha spesso relegato in tribuna per via del regolamento che impone un massimo di dieci giocatori senior a referto. 

MEDIA E INFO GENERALI – Come di consueto, l’evento sarà trasmesso in diretta sulla piattaforma streaming LNP Pass, per soli abbonati. Radiocronaca del match sulle frequenze FM 89.600 (Lombardia) di Radio Cantù e sul sito radiocantu.com. A dirigere la partita saranno gli arbitri Valerio Salustri, Marco Rudellat e Alex D’Amato. 

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